Come leggere le etichette alimentari per una spesa consapevole
- margheritanacamuli
- 29 ago
- Tempo di lettura: 4 min
Nel mondo frenetico di oggi, fare la spesa è diventato molto più di un semplice atto quotidiano. Rappresenta un momento cruciale per la nostra salute e quella delle nostre famiglie. Le etichette alimentari sono la nostra bussola nel vasto mare di prodotti che affollano gli scaffali dei supermercati.
Saper decifrare correttamente le etichette è il primo passo verso una prevenzione a tavola efficace e una dieta equilibrata. Purtroppo, una recente indagine ha rivelato che oltre un italiano su tre non legge regolarmente le etichette, portando spesso all'acquisto di prodotti di qualità nutrizionale inferiore.

Cosa dice la legge sulle etichette alimentari
Il regolamento UE 1169/2011 disciplina l'etichettatura alimentare a livello europeo e stabilisce che ogni prodotto preconfezionato deve riportare informazioni chiare, visibili, comprensibili e indelebili. Queste rappresentano la vera "carta d'identità" del prodotto.
Le informazioni obbligatorie da conoscere
Denominazione di vendita
È il nome legale del prodotto che deve essere chiaro e non fuorviante. Permette di distinguere la vera natura e qualità di un alimento. Ad esempio, "olio extra vergine di oliva" è qualitativamente superiore a "olio di oliva", mentre "latte fresco pastorizzato" differisce da "latte a lunga conservazione".
Lista degli ingredienti: la "ricetta" del prodotto
Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di peso, dal più abbondante al meno presente. La regola d'oro è semplice: meno ingredienti ci sono, più il prodotto è sano e meno processato.
Se i primi ingredienti sono zucchero, olio di palma o farine raffinate, è consigliabile cercare alternative più salutari. Evitate prodotti con liste di ingredienti troppo lunghe o nomi complessi e chimici.
Zuccheri nascosti: come riconoscerli
Non lasciatevi ingannare dalla dicitura "senza zucchero" sulla confezione. Gli zuccheri si nascondono dietro numerosi nomi:
sciroppo di glucosio
sciroppo di fruttosio
maltosio
amido di mais
destrosio
saccarosio
melassa
nettare d'agave
succo di frutta concentrato
La dose giornaliera consigliata di zucchero è di 25 grammi. Se lo zucchero compare tra i primi ingredienti, o se ne sono presenti molteplici sotto diverse denominazioni, è un segnale d'allarme.
Grassi: saturi vs insaturi
Le etichette distinguono tra grassi totali, grassi saturi e grassi trans. I grassi saturi dovrebbero essere limitati a meno del 10% delle calorie giornaliere, mentre i grassi insaturi (come quelli nell'olio d'oliva) sono benefici per la salute.
Consiglio pratico: scegliete prodotti con meno di 3g di grassi totali e 1,5g di grassi saturi per 100g.
Prodotti integrali: come riconoscere quelli veri
Per gli alimenti integrali, la dicitura "farina integrale" indica che è stata ottenuta direttamente dalla macinazione del seme intero. Se invece leggete "farina di frumento 00, crusca di frumento", il prodotto è a base di farina raffinata con aggiunta di crusca.
Allergeni: informazioni vitali per la sicurezza
I 14 allergeni principali devono essere evidenziati in grassetto, corsivo o con carattere distintivo. Includono:
cereali contenenti glutine
crostacei
uova
pesce
arachidi
soia
latte
frutta a guscio
sedano
senape
semi di sesamo
anidride solforosa e solfiti
lupini
molluschi
Attenzione alla dicitura "può contenere tracce di...", che indica una possibile contaminazione crociata durante la produzione.
Tabella nutrizionale: la "pagella" del prodotto
Obbligatoria dal 2016, riporta per 100g o ml:
valore energetico (kcal)
grassi totali e saturi
carboidrati e zuccheri
proteine
fibre
sale
Sale: quanto è troppo
Non acquistate alimenti con più di 1,2 grammi di sale per 100 grammi di prodotto. Un prodotto è considerato a basso contenuto di sale se contiene meno di 0,3g per 100g.
Fibre: un alleato per la salute
Cercate prodotti con almeno 3g di fibre per 100g per favorire la salute intestinale.
Date di scadenza: saper distinguere
"Da consumarsi entro" indica una data limite per prodotti deperibili; dopo questa data il consumo può comportare rischi per la salute.
"Da consumarsi preferibilmente entro" (TMC) significa che il prodotto conserva le sue proprietà fino a quella data, ma può essere consumato anche dopo senza rischi per la salute.
Origine e provenienza
L'82% degli italiani considera fondamentale conoscere la provenienza di ciò che mangia. L'indicazione "origine Italia" è permessa solo se tutte le fasi di produzione avvengono nel nostro paese.
Marketing e trappole da evitare
Claim nutrizionali e salutistici
Sono diciture regolamentate che evidenziano proprietà nutrizionali o benefici per la salute. Tuttavia, devono essere scientificamente provati e non sostituiscono una dieta varia ed equilibrata.
Diciture ingannevoli
Diffidate delle parole apparentemente salutari senza verificarne la veridicità:
"naturale" non significa "biologico"
"light" non sempre indica un prodotto più sano
"senza zuccheri aggiunti" può nascondere zuccheri naturalmente presenti
Consigli pratici per una spesa intelligente
Prima di uscire
pianificate la spesa con una lista basata sui pasti della settimana
controllate cosa avete già in casa
non fate la spesa a stomaco vuoto
Al supermercato
confrontate le etichette di marchi diversi
privilegiate alimenti freschi e poco lavorati
ignorate immagini accattivanti e slogan pubblicitari
concentratevi sui dati concreti della tabella nutrizionale
Conclusioni
Leggere le etichette alimentari non è un'abilità banale, ma una necessità per la nostra salute. È un atto di responsabilità che vi permette di controllare la vostra alimentazione e fare scelte informate.
Imparare a decifrare le etichette è come imparare a leggere una mappa: vi consente di navigare con sicurezza nel mondo del cibo, evitando percorsi ingannevoli e scegliendo la strada più salutare per voi e la vostra famiglia.
Un consumatore informato è un consumatore più forte, consapevole e in grado di tutelare la propria salute attraverso scelte alimentari ponderate e responsabili.
Dott.ssa Margherita Nacamuli
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